Il Welfare per i lavoratori in somministrazione: l’intervista a Grazia Carfagno

Il Welfare per i lavoratori in somministrazione, un argomento delicato e importantissimo: ne abbiamo parlato con Grazia Carfagno – HR Training Manager e Responsabile della comunicazione di CBS lavoro nonché Membro della Commissione Pari Opportunità di Ebitemp in rappresentanza di Assosomm.

Grazia, da quanto tempo lavori in CBS lavoro e di cosa ti occupi?

Sono arrivata in CBS Lavoro a maggio del 2020. In qualità di Training Manager mi occupo della formazione e dello sviluppo delle competenze del personale interno e dei lavoratori in somministrazione e da qualche mese mi occupo anche della comunicazione aziendale. Inoltre, in rappresentanza di Assosomm sono Membro della Commissione Pari Opportunità di Ebitemp che si occupa di favorire l’inclusione sociale, contrastare le discriminazioni sul lavoro, prevenire e affrontare forme di molestie e violenze sui luoghi di lavoro per i lavoratori e le lavoratrici in somministrazione.

Parliamo di Welfare aziendale: quali sono le iniziative messe in atto per i lavoratori in somministrazione da CBS lavoro?

Per rispondere a questa domanda, è necessario innanzitutto fare una premessa: il Welfare per i lavoratori in somministrazione non è erogato dalle Agenzie per il lavoro! Si tratta di benefici che vengono erogati da Ebitemp. Ebitemp è l’ente bilaterale nazionale per il lavoro temporaneo. Nasce nel 1998, attraverso un accordo contrattuale tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali di categoria. Lo scopo del Welfare è quello di dare sicurezza ai lavoratori, nel momento in cui vivono situazioni di discontinuità occupazionale. Si tratta di interventi erogati a lavoratori e lavoratrici, assunti sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, attraverso 3 forme: la tutela, il sostegno, le agevolazioni.

Vuoi spiegarci meglio come si differenziano questi 3 interventi?

Per quanto riguarda le tutele, si tratta di contributi che vengono erogati una tantum o a cadenza mensile, in caso di difficoltà. E sono vari.
È previsto un sostegno alla persona con invalidità al 100%. Si tratta di una prestazione rivolta a lavoratori e lavoratrici che si trovano in una situazione di invalidità al 100% o che hanno familiari fiscalmente a carico in condizioni di invalidità al 100%.

Poi, ci sono prestazioni rivolte a lavoratori o lavoratrici in somministrazione che hanno fiscalmente a carico figli minori iscritti a una scuola primaria o secondaria, oppure all’università con attestazione di frequenza del corso di laurea. In questo caso viene riconosciuto un contributo per ogni figlio per un valore di 200 euro.

L’altro sostegno una tantum è quello previsto per l’adozione e l’affidamento. E ancora, importantissimo, il contributo per l’asilo nido. Si tratta di una misura rivolta alle lavoratrici e ai lavoratori padri, in caso di assenza o grave infermità della madre. Prevede un contributo che raggiunge un massimo di 150 euro mensili.

Infine, è previsto un contributo una tantum rivolto alle lavoratrici in gravidanza a cui non spetta l’indennità relativa alla maternità obbligatoria INPS.

A cosa servono invece i rimborsi?

I rimborsi e i sussidi servono per fronteggiare le spese sanitarie, anche a seguito di infortuni. Si presentano sotto diverse forme.
La tutela sanitaria, che garantisce il rimborso al 100% del ticket in compartecipazione della spesa sanitaria per esami di laboratorio, spese odontoiatriche, o spese per esami prevenzioni donna. E ancora, l’indennità per infortunio, erogata in caso di inabilità temporanea o infermità permanente o per esito mortale per un infortunio.

Spiegaci in cosa consiste l’ultimo intervento, quello delle agevolazioni…

Si tratta di piccoli prestiti personali, fino a 5 mila euro, e contributi una tantum per trasferimenti. Le agevolazioni alla mobilità riguardano il trasporto extraurbano. Si tratta di contributi mensili che possono raggiungere un tetto di 1.200 euro all’anno e sono destinati a quei lavoratori residenti o domiciliati in comuni diversi da quello in cui lavorano.

La pandemia è stata difficile per tuttə. Quali interventi sono stati messi in atto per i lavoratori e le lavoratrici in somministrazione?

Durante il periodo del Covid, Ebitemp ha fornito un supporto determinante ampliando le prestazioni ed incrementando i contributi erogati per agevolare sia le lavoratrici che i lavoratori in maniera efficace e incisiva.

Possiamo dire che come le aziende hanno risposto tempestivamente all’emergenza sanitaria durante il periodo della pandemia, rafforzando le misure di welfare aziendale, la stessa cosa è successa nel rapporto di lavoro in somministrazione.
Sono state individuate alcune prestazioni come i ricoveri ospedalieri a causa del Covid, le indennità di isolamento domiciliare, il rimborso spese per babysitter o collaboratori familiari, il congedo parentale, i contributi per l’asilo nido, ma anche supporto per l’acquisto di strumenti per la didattica a distanza per i figli dei lavoratori in somministrazione e lo smart working. Possiamo dire che questa estensione delle prestazioni ai lavoratori in somministrazione nel periodo del Covid e post Covid hanno rappresentato qualcosa in più rispetto ad altre forme di rapporto di lavoro.

Come possono accedere a queste agevolazioni i lavoratori?

Facendo richiesta alle agenzie per il lavoro, agli sportelli sindacali territoriali oppure in maniera autonoma sul sito di Ebitemp. Basta riempire e caricare i moduli che si trovano sullo stesso portale, nella sezione dedicata ai lavoratori. Il portale è ben fruibile ed è possibile scaricare l’opuscolo in cui sono indicate tutte le prestazioni e le modalità per accedere.

Il numero di richieste è elevato?

Purtroppo ad oggi molti lavoratori non usufruiscono delle prestazioni perché o non conoscono Ebitemp oppure non ne hanno compreso appieno l’importanza. E questo avviene anche se hanno visto e letto l’opuscolo che si trova all’interno delle Agenzie o ne sono stati messi a conoscenza al momento dell’assunzione. Dispiace molto, perché si tratta di un pacchetto di prestazioni che viene messo a disposizione del lavoratore in somministrazione e che soprattutto in momenti di crisi, potrebbe incentivarli alla richiesta di questi benefici.

Cosa ci dici del Welfare per le lavoratrici?

Nei prossimi mesi il Welfare per le lavoratrici sarà oggetto di valutazione, in quanto la Commissione Paro Opportunità di Ebitemp – di cui faccio parte – studierà dei nuovi strumenti e misure volte a tutelare le lavoratrici e che serviranno proprio per colmare il deficit di genere.

Rely on relation, l’essenza di CBS lavoro. Per te quanto sono importanti le relazioni?

Le relazioni fanno parte del nostro lavoro: senza di esse non esisterebbe.
Le buone relazioni passano attraverso la fiducia, mantenendo gli impegni presi nei confronti dei lavoratori e delle aziende clienti, il rispetto, dando valore agli input che arrivano dalle connessioni con le persone quali i colleghi e le colleghe, i partecipanti ai corsi di formazione, i candidati a missione.
Ma anche attraverso l’inclusione, accogliendo prospettive diverse in un’ottica di connessione efficace, rispondendo alle esigenze di chi cerca lavoro e di chi offre lavoro.
Le agenzie per il lavoro oramai da tempo si pongono al centro del mercato del lavoro in un costante dialogo con i lavoratori, le aziende e le istituzioni.